Design e comunicazione. Prenditi cura della tua immagine

Ha inizio oggi una rubrica dedicata a tutte quelle attività che operano nel settore del turismo e dell’enogastronomia, a tutte quelle attività che hanno bisogno di qualche consiglio in più per definire al meglio la loro immagine.

Non parlo solamente della parte dedicata agli interni, come sapete ho da poco iniziato una collaborazione con Silvia Cartotto – Copywriter & Social Media Manager.

Nel nostro progetto “Design e comunicazione” ci occupiamo di aiutare le attività commerciali, nello specifico quelle che operano nel settore del turismo, a comunicare la loro immagine. Io mi rivolgo alla parte relativa agli interni mentre Silvia si concentra sulla comunicazione online.

E’un buon momento questo per rivedere alcuni aspetti che ancora non ti convincono, parlo di tutti quegli elementi che ti servono a definire una tua immagine e a comunicarla.

“Come posso fare per far sì che un cliente scelga me e non qualcun altro? Come posso lasciare un buon ricordo di questa esperienza alle persone che mi fanno visita?”

Per rispondere a queste domande abbiamo deciso di scrivere una serie di articoli dove avremo modo di approfondire l’argomento legato alla definizione dello stile che contraddistingue l’attività e a tutto quello che serve per avere una buona comunicazione online che rispecchia l’immagine offline.

Come lo facciamo? Prendiamo in esame alcune attività oggi operative e ti raccontiamo quali sono i punti di forza e cosa si potrebbe fare per migliorare. Sei pronto? Iniziamo!

B&B Chrys, un’esperienza di buona accoglienza da non dimenticare

Oggi gioco facile però sono certa che da questo articolo potrai prendere spunto per ottimizzare i tuoi spazi, in quello scritto da Silvia invece troverai un’attenta analisi relativa alla comunicazione online.

B&B Chrys è una struttura ricettiva che si trova in Valfurva, a pochissimi km da Bormio. Ho avuto la fortuna di soggiornare in questa struttura quest’estate, quando ancora ci si poteva spostare, in occasione di una gita in moto alla scoperta del famoso Passo dello Stelvio.

Sono arrivata al B&B verso sera e nonostante avessi ricevuto delle indicazioni via messaggio ,il giorno della partenza, al mio arrivo mi è stato chiaro fin da subito che questa era la struttura che mi avrebbe accolto.

La cura dello spazio esterno, il disegno della facciata con il sapiente utilizzo dei materiali e dei colori oltre ad una buona illuminazione nei punti giusti mi ha permesso di trovare facilmente il posto. Anche il nome della struttura era ben visibile ma forse lo consiglierei di una dimensione leggermente più grande che mi consente una facile lettura.

La cura e la pulizia dello spazio esterno in entrata mi ha ben predisposto nei confronti di questo nuovo spazio. Mi aspettavo di trovare al suo interno ambienti sempre ben curati e che rispecchiassero lo stesso stile.

Prenditi cura dell’esterno esattamente come faresti per l’interno. L’ingresso è lo spazio nel quale le persone si formano la prima impressione sull’attività, su come sarà il loro soggiorno o la loro esperienza.

L’ingresso mi portava subito di fronte alle scale che erano da percorrere per arrivare alle camere da letto al piano superiore, dove si trovava anche la zona giorno/sala colazione.

NOTA consiglio sempre di avere un’area destinata alla reception, anche se lo spazio non lo consente, utilizza un piccolo arredo, gioca con qualche elemento a parete, ma aiuta il tuo ospite a percepire che in quella zona troverà tutte le informazioni utili e può essere un punto di incontro con te quando necessita di parlarti o di chiederti informazioni. E’ una sorta di benvenuto.

Prima di entrare in camera mi sono goduta la vista di questa bellissima stanza, calda e accogliente, un sogno ad occhi aperti. Il perché è chiaro, la struttura ha deciso di lavorare con gli stessi materiali e sugli stessi toni per tutti gli interni, così facendo ha un filo conduttore che guida e accompagna l’ospite per tutta la sua permanenza. I colori non sono forti, non ci sono grandi contrasti, hanno deciso di lavorare su un tema che contraddistingue il loro territorio: il paesaggio naturale.

I colori, i materiali e gli elementi scelti rimandano esattamente a quello che mi aspettavo di vedere  al di fuori di questa struttura: montagne da visitare, grandi vallate da osservare, passeggiate nei boschi e attività outdoor da approfondire. Legno, colori caldi legati alla terra, al legno, al verde della natura. Materiali al tatto naturali, tutto mi riportava a quella sensazione.

Individua il tema e definisci il tuo stile. Scegli materiali e colori che lo rappresentano e comunica attraverso loro.

Inutile dire che anche l’interno della camera riportava la stessa cura e lo stesso stile di tutti gli ambienti visitati fino a quel momento. Anche qui le grandi vetrate che affacciavano sul paesaggio circostante comunicavano perfettamente con i materiali e le finiture scelte per gli ambienti interni.

NOTA se ti occupi di accoglienza ricorda che per suscitare un buon ricordo nelle persone bisogna far vivere una bella esperienza, bisogna predisporre il cliente ad uno stato di serenità e apertura verso lo spazio. Lavora su tutti e cinque i sensi.

Consiglio sempre di stimolare non solo la vista con una bella immagina, ma anche l’udito con una leggera musica rilassante negli spazi comuni, l’olfatto con una fragranza delicata che può essere utilizzata negli spazi comuni (ad eccezione della sala da pranzo) e in camera da letto, ma per non creare troppo fastidio sceglila per il bagno e qualcosa di fresco e leggero per il tessile da camera. Anche il tatto vuole la sua parte quindi utilizza materiali e tessuti che al tatto possono lasciare una piacevole sensazione: caldo, morbidezza, ma anche struttura e rigore, dipende dal messaggio che si vuole far arrivare.

Un MUST HAVE è sicuramente quello di avere una linea personalizzata da proporre ai tuoi ospiti. Sto parlando di detergenti, bagnoschiuma e creme che gli ospiti possono utilizzare e che tu stesso hai avuto modo di scegliere e testare, qualcosa in linea con la tua immagine e con la tua filosofia di pensiero. Questa struttura ha deciso di porre molta attenzione anche a questi prodotti e quindi di sicuro è un punto a loro favore!

E’stato un piacere per me soggiornare in questa struttura, la cura degli spazi, l’armonia dei colori e anche e soprattutto la gentilezza della proprietaria di casa ha suscitato in me emozioni positive che ora vivono in me come un piacevole ricordo. Ecco è questo il segreto per far sì che le persone scelgano te piuttosto che qualcun altro, lasciare un ricordo!

Se hai qualche domanda scrivimi nei commenti e sarò felice di risponderti oppure contattami alla mail info@arredaconsara.com.

Photo credits B&B Chrys

Taverna adibita a sala colazione per il B&B La Casa di Paglia di Verrayes

B&B La Casa di Paglia, un connubio tra innovazione e tradizione

Oggi voglio parlarti della “Casa di Paglia”, un B&b davvero accogliente immerso nel paesaggio valdostano.

Gli interni curati nei minimi dettagli, caldi e confortevoli, insieme alla cordialità dei proprietari, lo rendono un posto unico dove trascorrere qualche giorno fuori dal caos e dallo stress quotidiano. Da qui sono facilmente accessibili le piste da sci, ma è perfetto anche per chi vuole concedersi una passeggiata rilassante nella natura o visitare la città di Aosta.

Lo stile con cui sono state arredate le camere è originale e coinvolgente e il profumo del legno ti avvolge in tutta la sua completezza. La nota particolare è l’utilizzo della paglia, che è stata utilizzata per creare l’isolamento dei muri, da cui ne deriva il nome “La Casa di Paglia”.

Svegliarsi al mattino con una vista magnifica sulle montagne rende il tutto ancora più bello.

Taverna adibita a sala colazione per il B&B La Casa di Paglia di Verrayes

Le foto degli interni hanno uno stile inconfondibile e suggestivo. Ogni giorno il proprietario Daniele ti accoglie con una buonissima colazione preparata con prodotti locali, da consumare all’aperto o nella taverna, adibita a sala colazioni, in tipico stile valdostano. All’origine era una vecchia stalla, dove è stata recuperata la mangiatoia ed usata come piano sul quale vengono appoggiate le vivande.

Vista esterna della costruzione del B&B La Casa di Paglia di Verrayes

A gestirlo sono due giovani proprietari, Daniele e la moglie Francesca, lui lavora nel campo dell’audiovisivo e della produzione musicale, Francesca è un’insegnante di matematica e scienze. Lasciamo la parola a Daniele e scopriamo come è nato questo “sogno”.

Com’è nata “La Casa di Paglia”

E’ da tempo immemore, forse derivante dall’arte pittorica di mio nonno, che sono alla ricerca della casa perfetta, del villaggio giusto nel quale investire le mie forze. Accanto a questa spinta c’è sempre stato un intento ben preciso di trovare una modalità di vita lavorativa che ci permettesse di “vivere” a tutti gli effetti il luogo. Quindi non doversi spostare tutti i giorni per andare a lavorare. E questo significava crearsi una propria attività sul posto. Tra le diverse idee, la più attuabile nell’immediato era quella di aprire un B&B. Avendo trovato come luogo ideale questo piccolo villaggio di nome Vevoz, nel comune di Verrayes abbiamo iniziato a progettare. Uno dei due ruderi era completamente distrutto e questo ci dava la libertà di ricostruirlo come volevamo, mentre l’altro, la nostra abitazione, è stato recuperato. Con Christian Cavorsin, l’architetto che mi ha aiutato a realizzare questo posto, abbiamo deciso che avremmo voluto sperimentare per il B&B qualcosa nel campo dell’edilizia sostenibile e dell’autocostruzione, e così la struttura in legno e balle di paglia ci è sembrata la più interessante ( e tra l’altro più economica come materiali rispetto alle moderne tecnologie della bioedilizia).

La realizzazione

Abbiamo quindi realizzato uno “scheletro” strutturale in legno e usato le balle di paglia (proprio quelle del contadino!) come tamponamento, che funge da mattone e da ottimo isolante termico ed acustico. Inoltre questo tipo di struttura risulta essere prestante anche per le sue caratteristiche antisismiche. Un valido aiuto l’abbiamo ricevuto dagli architetti torinesi esperti in questa tipologia costruttiva Stefania Mancuso e Maurizio Macri, con i quali abbiamo anche realizzato un workshop di tre giorni, aperto al pubblico, durante i quali è stata tirata su la prima parete, cosa che ci ha permesso di acquisire la tecnica. Il restante lavoro è stato fatto principalmente da me e Massimiliano Fedrizzi, amico e artigiano che, tra le altre cose, ha ideato un sistema di prefabbricazione in legno e balle di paglia, per chi magari non se la sente di intraprendere un percorso di autocostruzione. Per chi fosse interessato può saperne di più qui: http://www.maisoneco.it.

Un lavoro… in famiglia

Il restante  aiuto l’ho ricevuto dalla mia famiglia, che si è messa letteralmente ad impilare, pressare, spulciare, tagliare e legare balle di paglia. Per un intenso, faticoso ma anche bel periodo, è stato molto bello condividere con la propria famiglia questa avventura, cosa che credo sia servita a tutti noi come esperienza umana, oltre ad aver dato a questo luogo un significato emotivo ed una energia molto profonda.

Gli interni

Vista interna della camera da letto del B&B La Casa di Paglia di Verrayes

Ambiente di relax arredato in stile valdostano per il B&B La Casa di Paglia di Verrayes

Gli intonaci esterni sono stati realizzati in cocciopesto, antica tradizione che risale ai Romani. Per quanto riguarda gli interni, abbiamo prima di tutto cercato di usare e recuperare ciò che abbiamo trovato sul posto. Il legno del vecchio tetto dell’abitazione principale è stato quasi totalmente recuperato ed usato per costruire le pareti interne, così come i pavimenti in larice, mangiatoie ecc. 

Per gli intonaci interni abbiamo usato principalmente l’argilla, che ha buone proprietà di regolazione igrometrica, mentre nei bagni è stato di nuovo usato il cocciopesto, questa volta con una particolare lavorazione che lo rende impermeabile e lavabile.  Abbiamo così ottenuto un effetto molto particolare. Devo ringraziare Marta Sorrentino, un’ottima artigiana torinese il cui aiuto è stato fondamentale!! Sulla sua pagina facebook potete vedere le sue più recenti lavorazioni.

Il recupero degli arredi

Abbiamo cercato di ridurre al minimo l’utilizzo del mobilio. Quando necessario abbiamo utilizzato i vecchi armadi di famiglia o costruito arredo su misura con gli scarti delle lavorazioni del legno. Lo stesso vale per i tavolini, uno in particolare l’ho costruito con gli avanzi del balcone. Abbiamo poi inserito delle immagini nelle camere, appese alle pareti, sia quadri che fotografie. I quadri sono quelli lasciati in eredità da mio nonno Piero Pierini, all’epoca pittore e descrivono per lo più scene di vita contadina o paesaggi. Le fotografie sono del fotografo e amico Pietro Celesia e rappresentano uno sguardo non convenzionale al paesaggio della Valle d’Aosta.

Dettagli architettonici e materiali in stile valdostano per gli interni del B&B La Casa di Paglia

Che dire, un sogno realizzato! Spero di averti fatto conoscere un luogo dove potrai trascorrere qualche giorno di relax e se ti è piaciuto, lasciami un commento qui sotto, sarò felice di leggerlo.

Spazio di lavoro nel coworking qf qwork + qbaby a Milano

I 4 migliori coworking di Milano

Ormai non sentiamo parlare d’altro, gli spazi di lavoro condivisi sembrano essere la soluzione migliore per poter lavorare in uno spazio stimolante, confortevole e ricco di spunti per la propria attività.

Quali sono i vantaggi? La totale assenza di responsabilità e preoccupazioni  legate all’affitto di un immobile e la possibilità di far crescere il proprio business attraverso una serie di collaborazioni che possono nascere dall’incontro con altri professionisti.

Oltre a questo gli spazi di lavoro condivisi vogliono offrire qualcosa in più. Sono dinamici, flessibili e al passo con quelle che sono le novità dei nostri giorni. Sono luoghi dove è possibile sviluppare le proprie competenze, apprenderne di nuove e dedicare parte del proprio tempo all’arte del networking.

I migliori coworking di Milano

Questa settimana mi sono ritrovata a Milano per lavoro e ho avuto occasione di parlare con chi vive ogni giorno la città su quello che è il lavoro e gli spazi che la città mette a disposizione. Abbiamo constatato che nell’ultimo periodo sta nascendo una grande quantità di spazi coworking, tutti con un’ottima proposta di servizi.

Ho scoperto che Milano è la capitale di questa tendenza dove molti lavoratori apprezzano lavorare connessi al Wi-Fi sorseggiando un buon caffè, con postazioni immerse in un arredamento creativo e personalizzato.

Ecco perché oggi ho deciso di parlarti di 4 coworking operativi su Milano che hanno avuto successo. Viaggiamo all’interno dei loro ambienti, scopriamo quali sono i servizi che offrono e vediamo quale cattura il tuo interesse più di tutti.

Copernico Milano Centrale

“Il tuo spazio di lavoro come leva strategica per il tuo business”

Il coworking di Copernico è un ambiente dove innovatori, start up e professionisti si incontrano per sperimentare nuove idee e favorire il proprio business. Un ambiente spazioso, moderno e contaminato dallo stile industriale.

Copernico gode di ampie metrature, stiamo parlando di 8 piani circondati da 2.000mq di verde, nel quale sono presenti spazi flessibili, dal design personalizzato, in grado di rispondere ad ogni esigenza. Uffici e spazi di lavoro flessibili condivisi, postazioni fisse, il loft in Copernico per un ambiente dedicato agli incontri di tipo informale, sale meetings e eventi, area break con spazi comodi per godere di un momento di pausa, area food, fitness center, parco e suites, una casa a pochi passi dal proprio ufficio.

Sia che si tratti di incontri one to one e di grandi eventi Copernico vuole proporsi come uno spazio in grado di stimolare e favorire il networking, e ha deciso di farlo in grande. Guarda le foto e curiosa sul sito, rimarrai a bocca aperta.

Sala coworking Copernico Milano Centrale

Area relax in coworking Copernico Milano Centrale

Area esterna coworking Copernico Milano Centrale

Talent Garden

“Work, il coworking come luogo dove sviluppare le proprie idee in un ambiente stimolante e creativo. Learn, workshop, bootcamp, masterclass, hackaton, e incontri con i migliori esperti. Connect, contaminiamo le aziende con il mondo degli innovatori digitali per costruire un futuro migliore insieme.”

Talent Garden è uno spazio coworking con due sedi su Milano e altre 16 sparse in giro per l’Europa.  Esattamente come Copernico lo spazio TAG vuole mettersi in gioco e lo vuole fare in prima persona. Si propone come uno spazio in grado di connettere professionisti, aziende, startup, agenzie web. Offre corsi di formazione, eventi e punta alla creazione di una vera e propria community.

È dotato di sale riunioni, sale relax con calcio balilla, caffetteria, ristorante e per gli amanti della bella stagione, una terrazza con piscina. L’arredo si ispira al design contemporaneo, giocoso, giovane e innovativo, il tutto lo rende un ambiente di lavoro stimolante e dinamico.

Area esterna dello spazio coworking Talent Garden di Milano

Area coworking al Talent Garden di Milano

Area esterna dello spazio coworking Talent Garden di Milano

Santeria

“Lavorare sodo, lavorare tutti, lavorare con tutti”

Santeria è uno spazio coworking situato in zona Lambrate adatto a chi cerca un luogo di lavoro stimolante, vivace e fuori dagli schemi.  Lo spazio è dotato di un’ampia caffetteria con cortile esterno dove potersi rilassare, incontrare amici e partecipare ai numerosi eventi che lo spazio organizza, tra i quali numerosi concerti.

Sale riunioni immerse in un’atmosfera di completa privacy, sale eventi per mostre, vernissage e tanto altro, zona coworking con postazioni originali e Volume, una zona dedicata interamente alla musica. Il bar caffetteria è l’anima della festa, colorato e divertente propone colazioni, brunch, aperitivi e tanta musica.

Se l’atmosfera conviviale e anche un po’ festaiola ti piace, questo è lo spazio che fa per te.

Coworking Santeria Milano

Area esterna coworking Santeria Milano con caffetteria bar

Caffetteria bar coworking santeria milano

Sarpi Otto

“Un posto per quando vuoi uscire rimanendo a casa”

Un semplice coworking con bar annesso caratterizzato da un ambiente luminoso e accogliente. E’ proprio così che lo spazio si presenta online, un design pulito e essenziale, che vuole ricordare gli ambienti di casa. Arredi semplici, diversi tra di loro che creano un atmosfera informale e poi, la mia parte preferita, tante piante!

QF Qwork+Qbaby

Qf significa “quoziente famiglia”, inteso come fattore per favorire l’integrazione e il sostegno tra lavoro e famiglia, ma non solo. Qf mette al centro gli individui, offrendo servizi pensati per migliorare la qualità del proprio tempo.

Lo devo assolutamente dire, questo è il mio preferito e puoi capire perfettamente il perché.

Si tratta di un coworking, il Qf, con annesso micronido, il Qbaby,  che va in aiuto a chi deve lavorare ma allo stesso tempo deve gestire anche una vita da mamma/papà. Nasce dall’idea di una Visual designer e di una psicologa, entrambe hanno voluto creare uno spazio dove favorire la nascita di interazioni e progetti in un contesto armonico e piacevole. L’intero arredamento è stato progettato da creativi emergenti e artigiani che con le loro mani sono stati in grado di realizzare tutto quanto è disposto all’interno dell’ambiente.

A disposizione di liberi professionisti e aziende, ci sono 10 postazioni, 3 uffici privati, 1 sala riunioni, 1 area relax e un micronido che può accogliere fino a 8 bambini. Inoltre dopo le 17.30 il Qbaby si trasforma in Qlab e ospita attività ludico didattiche rivolte a bambini più grandi.

Insomma uno spazio coworking che pensa non soltanto ai grandi ma anche ai piccoli :)

Spazio di lavoro nel coworking qf qwork + qbaby a Milano

Area break nello spazio coworking qf qwork+qbaby di Milano

micronido all'interno dello spazio coworking qf qwork+qbaby di Milano

Ti ho presentato 4 tra i migliori coworking che oggi sono operativi nel panorama milanese. Ce n’è qualcuno che ha attirato la tua attenzione più di tutti? Uno spazio che ti piace per lo stile che ha scelto o per la filosofia che ha deciso di abbracciare? Sono curiosa di sapere cosa pensi.

Il mio preferito come ho anticipato sopra è il Qf, ma anche Sarpi Otto rientra nella mia lista di posti da visitare assolutamente!

 

 

Un bed and breakfast da favola: le Ali.

In questo secondo appuntamento della mia nuova rubrica “Il salotto di Sara”, voglio fare due chiacchiere con voi e parlarvi di un posto molto speciale, nel cuore del Trentino, precisamente a Brenta.

È stato amore a prima vista quello con il Bed and Breakfast Le Ali di Marina, un posto davvero incantevole in cui la cura e la passione della proprietaria si rivelano in ogni piccolo dettaglio! Un’atmosfera unica quasi magica, dove l’accogliente stile shabby la fa da padrone.

La vicinanza a luoghi come Levico Terme, Trento e Bolzano, rende la struttura perfetta come punto d’appoggio durante un week end di vacanza.

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Una vineria davvero speciale, un luogo unico dove trionfano arte e gusto.

Ottimo vino, arte e musica jazz, Vini e Affini è una vineria situata a Cavaglià, piccolo paese del Biellese a due passi dal lago di Viverone.

I proprietari, Giuseppe, un giovane trentenne dalla personalità eclettica e stravagante, un artista, un enologo e un filosofo, sposato con Valeria, compagna nella vita e nel lavoro, insieme alla mamma Graziella, creativa di nascita e di professione, trasmettono un’emozione unica all’interno del loro locale. Ogni volta mi fanno sentire accolta come a casa, sempre sorridenti e gentili e questa creatività a tutto tondo che si respira all’interno degli spazi mi entusiasma.

 

Gli ambienti unici della vineria

Photo credits Diego Miscioscia

Quando entro da Vini e Affini, devo ammettere che mi dimentico assolutamente dove sono, le note della musica jazz in sottofondo, la luce soffusa, il caldo tepore, il brusio delle voci, le lampade a sospensione che creano un ambiente intimo ma allo stesso tempo underground, attorno i vivaci colori che scivolano sui muri e le creazioni artistiche di Giuseppe: per un attimo mi sembra davvero di essere in qualche sobborgo Londinese.

Photo credits Diego Miscioscia

Entrando rimani subito sorpreso dal forte carattere dei colori che predominano sulle pareti. Le svariate tecniche di stesura e le scritte a murales fanno da subito pensare che si tratti di un locale dove la mano dell’artista ha dato il meglio di sé. Arredi quali tavole, sedute e porta riviste sono ricavati da tronchi, mentre  a soffitto l’illuminazione è realizzata con un tubo in acciaio. L’arte del recupero qui è di casa.

Photo credits Diego Miscioscia

Un corridoio dove si possono vedere esposti i migliori vini da degustare, dove nulla è lasciato al caso, curato nel minimo dettaglio, dai materiali di rivestimento ai materiali di finitura, con la sua magia ti porta ad una seconda stanza con tante sedute e tavolini differenti. Poltroncine, divanetto rosso, sgabelli e panche, soddisfano tutti i gusti, ideale sia per i gruppi di amici, che per le coppie.

Photo credits Diego Miscioscia

I complementi d’arredo

Photo credits Diego Miscioscia

Nei complementi d’arredo troviamo tutta l’originalità dell’artista, dalla scacchiera realizzata con bulloni e viti, alle sospensioni realizzate personalmente da Giuseppe.

Da Vini e Affini si possono gustare sia vini che birre, Giuseppe è un mago nello spiegarti le varie qualità, ti affascina e ammalia nel racconto delle note profumate dei suoi prodotti. Puoi immaginarti i fiori, i frutti e le terre da cui derivano.

Non solo “note alcoliche”, ma anche te’ e tisane. Adoro quando Valeria mi porta il vassoio con la tazzina e la teiera contenente il te’ caldo fumante, una più carina dell’altra, accompagnate sempre dal miele che enfatizza ancora di più il profumo delle varie tipologie di infusi che si possono scegliere.

 

Parola ai proprietari di “casa”

Ma chi meglio di loro può descrivercelo? Lasciamoli raccontare.

Come nasce l’idea di aprire Vini e Affini?

L’idea di aprire la vineria arriva in un momento particolare della vita di tutti e tre. Graziella (la titolare) stava attraversando un periodo lavorativo non facilissimo, tra una trasferta estenuante e l’altra, la voglia di riaprire “quel vecchio cassetto dei sogni” si faceva sempre più vivida. Giuseppe (il maitre ) stava passando dalla filosofia all’arte e nel mentre terminava i suoi anni di gavetta all’enoteca di Roppolo. Valeria (la spalla di Graziella in cucina) aveva appena finito i suoi studi con ricorrenti punti di domanda sul futuro ed una passione incalzante per ogni forma di creazione.

Tutte e tre le situazioni erano sufficientemente instabili per creare una condizione ideale allo sviluppo di un nuovo progetto.

Lavorare con la famiglia: ognuno di voi ha caratteristiche diverse che portano a far si che il locale sia così, un mix di colori e stile, dove trapelano le vostre vite, ci volete raccontare tutti e tre qualcosa di voi? 

Tre persone diverse, è vero… Ma che in questa diversità trovano il bilanciamento giusto di una ricetta tutta particolare.

Graziella è un’ape operaia, sempre al lavoro, sia mentalmente che fisicamente. Un’instancabile sognatrice che ha viaggiato ovunque, lasciandosi ispirare dalle atmosfere, profumi e sapori dei vari posti che ha visto. Con la mente sempre aperta, il suo sentire si manifesta in tutto il suo “fare”, nelle poesie che scriveva anni fa ed oggi nello stile della sua cucina “piccante” come lei!

Valeria invece è “la cura” sì, è la cura del dettaglio in ogni cosa, intimidita solo dalla noia, divide le sue giornate tra infiniti progetti aperti e la realtà quotidiana, cercando di trovare sempre se stessa in ogni situazione. Ama lavorare con le mani, costruire qualcosa la rende frizzante, fare un’orto sinergico la esalta… ma per sempre?  Se si stufa sono guai!

Giuseppe è un pensiero vivente, sempre immerso nelle sue cose.. “La passione per l’arte forse è sempre stata presente dentro di me, ma ho cominciato a prenderne coscienza 10 anni fa, dopo che ho conosciuto Valeria. Stavo studiando filosofia e al tempo stesso abbandonavo quest’ultima per l’espressione artistica”.

Giuseppe, mi racconti qualcosa delle tue creazioni all’interno del locale? E soprattutto, mi sveli un pò delle tecniche usate per creare la parete all’ingresso? 

Il locale è sempre in aggiornamento, ogni sei mesi qualcosa deve cambiare, altrimenti ci annoiamo..

Ultimamente ho lavorato direttamente sulle pareti interne perchè sono in una fase “essenzialista” del mio percorso creativo. Penso che in questo periodo le persone abbiano bisogno di respirare, visto che la società contemporanea spinge le coscienze verso un’idea di felicità trovata solo nell’accumulo e nel possesso.

Per le pareti dell’ingresso ho lavorato con pittura da muro, tempera e bomboletta. Ho preparato un fondo unico per ambedue le pareti, prima una mano di blu e successivamente ho dato diverse mani di velatura con tre differenti toni di color tabacco semitrasparente. Poi sfruttando l’irregolarità della superficie, passando con la cartavetro sottile, ho fatto emergere toni disomogenei di blu sul tabacco, ottenendo una trama che ha un sapore come di vissuto.

Dopo questo lavoro, nella prima parete a sinistra ho dato sfogo all’istinto, improvvisando sull’idea street/industrial che avevo in mente.. quindi una botta di verde per spezzare, qualche tag a bomboletta con colori forti e per finire dei segni identificativi di richiamo urbano.

Nella seconda parete, invece, ho lavorato con più razionalità in modo da far emergere il contrasto tra le due. Ho usato una tecnica chiamata dripping, con la quale ho creato delle colature (una rossa ed una bianca) ripetute come un mantra sul colore di base e poi nel punto di fine colata di ogni linea ho creato dei pallini azzurri con la bomboletta, così da ottenere un’armonia casuale ma ricercata.

Tutto è ricercato, a cosa vi siete ispirati per l’arredamento?

L’arredamento, come già dicevamo prima, non è statico. Ogni volta che sentiamo la necessità di cambiare, lo facciamo.. con tutte le problematiche del riadattamento :)

L’ultima release sicuramente prende ispirazione dalle atmosfere “street”, ma viene fusa con con un’idea zen/orientale, ottenendo così una dimensione essenziale ma avvolgente, anche emotiva e spirituale.Quindi tavoli realizzati da noi recuperando piani di lavoro, paralumi di carta o vetro resina dipinta, divani avvolgenti e piante verdi all’interno (salvo deperimento ;) )

Qual è il messaggio che volete trasmettere?

Il messaggio fondamentale resta “la sostanza”, intesa come pienezza in tutto, soprattutto nelle relazioni umane che in questi tempi sembrano fondate sul cristallo. Quindi un locale che non è solo una macchina della sopravvivenza economica, ma un posto che favorisce il dialogo aperto e che speriamo stimoli a ritrovare il gusto per il sano confronto.

Giuseppe, se si può sapere, hai altri progetti sia artistici che non, in mente? 

Per quanto riguarda me, in quest’ultimo anno, oltre ad installazioni e sculture sto portando avanti TOCTOCARTIST che è un progetto artistico dove vado a casa della gente e mi esprimo sulle pareti interne delle abitazioni. Con l’unica piccola clausola che non c’è possibilità di commissione, o meglio, i proprietari di casa accettano la mia arte totalmente. Ma questa è un’altra storia…

Il locale l’abbiamo visto, chissà la vostra casa, ora sono curiosa! Magari alla prossima puntata?

Per la casa vogliamo lasciarvi con l’interrogativo.. per un brunch in compagnia sei la benvenuta!

 

Un grazie alla Vineria Vini Affini!

 

Non perdetevi i nuovi appuntamenti con “Il salotto di Sara” e se vi è piaciuto, lasciatemi un commento qui sotto. :)