Interni in stile scandinavo per una gelateria

Il restyling di una gelateria in puro stile scandinavo

Interni in stile scandinavo per una gelateria

Oggi sono emozionata e molto orgogliosa nel raccontarti quello che è stato un lavoro che nell’ultimo periodo ha rapito completamente i miei pensieri e mi ha catapultato in un mondo fatto di design e di scelte di gusto.

Si tratta di un progetto di restyling di una gelateria sita a Pratosesia, la Gelateria Yogurteria Dolce Vita, caratterizzata da uno stile che si ispira al design scandinavo. Le scelte sono state tante, gli interventi abbastanza complessi, ma la progettazione è stata il filo conduttore che ci ha guidati verso il risultato finale.

Oggi voglio raccontarti quali sono stati i passi che abbiamo dovuto affrontare.

Lo stile al quale ci siamo ispirati

Ricerca di stile per il progetto di restyling di una gelateria

Lo stile che il cliente voleva ottenere dopo il restyling era chiaro. Le foto che mi ha mostrato mi hanno riportato fin da subito ad una chiara immagine che avevo in testa e ogni scelta è stata legata a questa.

Linee pulite ed essenziali, ordine e ricercatezza nei materiali, per lo più naturali. Colori chiari, dettagli di stile e particolari in contrasto.

Prendendo spunto dalla sua ricerca ho lavorato su quelli che erano gli elementi base e i materiali sono stati scelti in modo tale che rispondessero all’immagine che volevamo dare al locale.

Il legno in colore neutro, il bianco per le sedute, il grigio antracite in contrasto per il ferro e il colore di spicco che doveva dettare lo stile a parete e nei dettagli .

Moodboard di progetto per il restyling di una gelateria in stile scandinavo

Il bancone

 

Tutto è ruotato intorno a lui. Il fulcro del progetto è stato il restyling del bancone e del retro, le uniche parti fisse che ci era impossibile rimuovere.

Stato di fatto della gelateria prima dell'intervento di restyling

Come abbiamo pensato di procedere:

abbiamo lavorato sempre sui colori base e sui materiali identificati nella ricerca. Il bancone è stato completamente rivestito in legno chiaro e così anche la vetrina gelati, in modo da dare un’idea di continuità e linearità.

Per il piano abbiamo scelto un materiale resistente che in termini di stile rispondesse alla ricerca di progetto. Qualcosa di essenziale, preciso, puntuale e dal colore grigio chiaro movimentato, effetto cemento.

Bancone rivestito in legno sbiancato stile scandinavo per una gelateria ristrutturata

Progetto di ristrutturazione di una gelateria in stile scandinavo con bancone rivestito in legno sbiancato

 

Il retro è stato rivestito, colorato e attrezzato con nuovi arredi in grado di creare la giusta atmosfera all’interno del locale. Come puoi vedere dalla foto tutti i colori ritornano. Il grigio antracite del ferro nelle mensole è riportato anche nel colore delle porte. Il colore del legno chiaro sbiancato è riproposto nella parte alta del retro, dove sono presenti i prezzi.

La progettazione di un locale prevede di un gioco di incastri e di abbinamenti in grado di creare il giusto equilibrio. Bisogna ricercare l’armonia in tutte le scelte che vengono fatte.

Arredo personalizzato

Arredo su misura per gli interni di una gelateria in stile scandinavo

Porta decorata con smalto grigio antracite e scritta di colore bianco per il laboratorio artigianale di una gelateria ristrutturata in stile scandinavo

L’idea era quella di avere qualcosa di personalizzato. Qualcosa che potesse rispondere alle esigenze del personale operativo che deve riporre nelle mensole attrezzature e prodotti in vendita e che deve occuparsi della pulizia quotidianamente. Qualcosa che anche in termini di immagine rispondesse allo stile definito nella ricerca.

Abbiamo disegnato varie proposte e la soluzione definitiva è questa. Una serie di cubi in legno chiaro, dall’assetto geometrico che aiuta a disporre in modo ordinato le cose. Il tutto è completato da una serie di mensole in ferro, di colore grigio antracite, sulla quale i prodotti spiccano e danno valore all’ambiente.

Anche per l’arredo abbiamo giocato su colori e materiali definiti nella progettazione. Quando si lavora ad un progetto di stile di un negozio è molto importante l’immagine coordinata. Tutto deve ruotare intorno alle scelte base che sono state fatte nella ricerca.

Restyling d'interni per una gelateria in stile scandinavo

Area bimbi

Fin da subito il cliente aveva una richiesta ben precisa, voleva allestire una zona giochi per bambini all’interno del locale. Un’ottima idea, soprattutto dal mio nuovo punto di vista di neomamma.

Dopo aver avuto Emma mi sono accorta di quanto sia importante frequentare posti e locali che mettono al primo posto il benessere delle famiglie. Un piano fasciatoio dove poter effettuare il cambio pannolino, la presenza di un semplice seggiolone e una piccola zona dedicata ai piccoli che hanno voglia di giocare. Non è molto, ma vi assicuro che per una mamma è tutto.

I proprietari della gelateria hanno deciso di fornire tutto questo ai loro clienti e insieme abbiamo studiato l’allestimento della zona giochi, prendendo spunto dai classici banchi del mercato. Abbiamo pensato a qualcosa che potesse intrattenere, stupire e divertire. Il tutto tenendo sempre bene a mente lo stile del locale. Et voilà, l’area bimbi è completata!

Area bimbi handmade all'interno di una gelateria in stile scandinavo

Vista interna dei locali di una gelateria ristrutturata e arredata in stile scandinavo

Questo progetto resterà per sempre nel mio cuore, come ogni altro restyling ben riuscito, certo ma in questo momento ha un primo posto nella classifica tra i lavori che più ho amato.

I colori rilassanti, le forme semplici e pulite, la cordialità dei proprietari e l’atmosfera che si respira fanno venire voglia di andare subito in visita al locale e di gustare qualcosa di buono! Ti avviso che la pasticcera Patty realizza delle torte fantastiche, quindi cosa aspetti? Fai un salto a curiosare da vicino!

Fuori salone 2018: tutto quello che non devi perderti

Anche quest’anno Milano ospiterà migliaia di creativi ed i loro progetti nei suoi distretti cittadini. Torna dal 17 al 22 Aprile il Fuorisalone, ovvero la parte più dinamica da vivere durante il Salone del Mobile.

Puoi passeggiare per le vie della città, partecipare agli eventi e ai workshop, con tanti appuntamenti dedicati non solo al design e all’arredamento ma anche alla tecnologia, automotive, telecomunicazioni, arte, moda e food .  Mostre, esposizioni, installazioni artistiche, tutto si trasforma. Se hai modo di visitare la zona puoi restare affascinato dal clima di festa che si respira e puoi farti coinvolgere nel vivere esperienze uniche e divertenti.

 

mappa

Cosa vedere

Gli eventi e gli appuntamenti sono davvero tantissimi, vediamo insieme quali sono le zone da visitare, i posti più di tendenza dove poter mangiare e qualche spunto su cosa non devi perderti!

Qui di seguito ti consiglio alcuni siti ai quali puoi collegarti per restare sempre aggiornato: Fuorisalone, Milano Today, BreraDesignDistrict, Living Corriere.

Brera design district

Rigadritto

Brera design district è situata nel centro storico di Milano, ricca di splendidi vecchi palazzi, numerosi negozi, botteghe artigiane, gallerie d’arte, l’Accademia delle belle Arti, la Pinacoteca, la Scala e non solo. Qui si può passeggiare nelle vie caratterizzate dalla presenza di numerosi locali dove godersi un ottimo happy hour o una succulenta cena.

Per Brera il tema di questa edizione del Fuorisalone sarà “Be Human: progettare con empatia”. Sono in programma più di 100 eventi e parteciperanno designer da tutto il mondo che presenteranno opere incentrate sulla connessione emotiva tra oggetti e persone.

Se hai voglia di vedere un posticino carino, ti consiglio di fare un salto da Rigadritto, una cartolibreria ricca di fascino che viene definita dalla proprietaria, la cartoleria che non c’è. Un mondo magico dove perdersi tra carta e oggetti unici. E come ben sai, io amo la carta!

Tortona 

Ciclosfuso

Una zona che da sempre rappresenta una tappa imperdibile per la design week, famosa per la sua impronta stilistica caratterizzata dalla presenza di spazi industriali.  Qui troviamo il Super Studio Più, un punto importante della design week milanese che quest’anno, oltre alle installazioni spettacolari, ospiterà una mostra labirinto di Nendo e un superloft con il must del design

Anche in zona Tortona i locali certo non mancano e io ti consiglio un posticino carino dove fermarti, si chiama Ciclosfuso ed è arredato per metà in stile ciclofficina e per l’altra metà a vineria. Un arredo semplice ma inusuale e divertente caratterizzato da uno stile industriale. Il must? Le numerose bici appese a soffitto.

Lambrate

La zona di Lambrate ha subito una piccola rivoluzione rispetto agli anni precedenti, spostando il suo fulcro a Loreto con il quartiere cosiddetto Nolo. Punto di riferimento per i giovani designer e talenti creativi emergenti, Lambrate si discosta dalla frenesia della città per offrire tante idee innovative, dove poter ammirare le creazioni  tra le tre strade principali di via Massimiano, via Ventura e via Conte Rosso.

Il distretto vedrà come protagonista l’architetto Simone Micheli, presso l’Officina Ventura 14, con Regeneration Hotel, un happening espositivo sperimentale, dove l’obiettivo è quello di raccontare il processo di riqualificazione della struttura alberghiera. In contemporanea  “The precious apartment” in Puntaldìa (presso Simone Micheli Studio Gallery), un’esibizione con uno showroom permanente e una mostra in realtà virtuale che guiderà il visitatore all’interno di una residenza privata firmata dall’architetto di Firenze. 

Un altro appuntamento cult sarà Din – Design In, un capannone industriale di 2.000 metri quadri, che ospiterà tutta la creatività  di designer, aziende, scuole, organizzazioni e architetti di fama mondiale

Osteria Milano

Per quanto riguarda i posticini carini da visitare ti consiglio Osteria Milano, un edificio industriale di 1200mq nel cuore del distretto, in Via Sbodio 30, con un programma musicale di esibizioni live, concerti e djset. Per l’edizione del Fuorisalone 2018 nell’area cortilizia, oltre ai locali interni del complesso, saranno esposti progetti di designer emergenti in concomitanza a performance originali ed alternative.

Infine, se sei amante del cibo di strada, ti segnalo il WEating, nel giardino interno di Din – Design In, che per l’occasione verrà allestito con arredi di design e sarà possibile degustare un’ampia selezione di cibi food truck.

Gli appuntamenti di CasaFacile

CasaFacile

Ogni anno seguo con molta attenzione ciò che la rivista CasaFacile organizza durante l’evento del Fuorisalone e ogni volta resto affascinata da ciò che riescono ad allestire.

Quest anno il loro Design Lab si troverà vicino piazza Gae Aulenti, presso iDD il nuovo distretto milanese del design dedicato al futuro dell’abitare e alla tecnologia, che grazie agli ultimi interventi di riqualificazione, si è trasformato nel quartiere più innovativo di Milano. Qui si svolgeranno eventi ed attività ed il tema sarà Common Future”, con incontri dedicati al design e all’abitare.

Allo stesso modo, in piazza Alvar Aalto, Casa Facile sarà presente con un percorso multisensoriale dove tecnologia e poesia si uniscono; ogni giorno, dalle 10.00 alle 19.00, si potrà partecipare a videopercorsi workshop, showcooking ed incontri con gli esperti.

Io non mancherò assolutamente ai loro appuntamenti, anche perché  in questa occasione verranno presentate le nuove blogger che da aprile entreranno a far parte del gruppo e io sono follemente curiosa di sapere chi sono :)

Allora ti aspetto a Milano per scoprire insieme tante ed eccezionali novità!

 

 

 

 

 

 

Taverna adibita a sala colazione per il B&B La Casa di Paglia di Verrayes

B&B La Casa di Paglia, un connubio tra innovazione e tradizione

Oggi voglio parlarti della “Casa di Paglia”, un B&b davvero accogliente immerso nel paesaggio valdostano.

Gli interni curati nei minimi dettagli, caldi e confortevoli, insieme alla cordialità dei proprietari, lo rendono un posto unico dove trascorrere qualche giorno fuori dal caos e dallo stress quotidiano. Da qui sono facilmente accessibili le piste da sci, ma è perfetto anche per chi vuole concedersi una passeggiata rilassante nella natura o visitare la città di Aosta.

Lo stile con cui sono state arredate le camere è originale e coinvolgente e il profumo del legno ti avvolge in tutta la sua completezza. La nota particolare è l’utilizzo della paglia, che è stata utilizzata per creare l’isolamento dei muri, da cui ne deriva il nome “La Casa di Paglia”.

Svegliarsi al mattino con una vista magnifica sulle montagne rende il tutto ancora più bello.

Taverna adibita a sala colazione per il B&B La Casa di Paglia di Verrayes

Le foto degli interni hanno uno stile inconfondibile e suggestivo. Ogni giorno il proprietario Daniele ti accoglie con una buonissima colazione preparata con prodotti locali, da consumare all’aperto o nella taverna, adibita a sala colazioni, in tipico stile valdostano. All’origine era una vecchia stalla, dove è stata recuperata la mangiatoia ed usata come piano sul quale vengono appoggiate le vivande.

Vista esterna della costruzione del B&B La Casa di Paglia di Verrayes

A gestirlo sono due giovani proprietari, Daniele e la moglie Francesca, lui lavora nel campo dell’audiovisivo e della produzione musicale, Francesca è un’insegnante di matematica e scienze. Lasciamo la parola a Daniele e scopriamo come è nato questo “sogno”.

Com’è nata “La Casa di Paglia”

E’ da tempo immemore, forse derivante dall’arte pittorica di mio nonno, che sono alla ricerca della casa perfetta, del villaggio giusto nel quale investire le mie forze. Accanto a questa spinta c’è sempre stato un intento ben preciso di trovare una modalità di vita lavorativa che ci permettesse di “vivere” a tutti gli effetti il luogo. Quindi non doversi spostare tutti i giorni per andare a lavorare. E questo significava crearsi una propria attività sul posto. Tra le diverse idee, la più attuabile nell’immediato era quella di aprire un B&B. Avendo trovato come luogo ideale questo piccolo villaggio di nome Vevoz, nel comune di Verrayes abbiamo iniziato a progettare. Uno dei due ruderi era completamente distrutto e questo ci dava la libertà di ricostruirlo come volevamo, mentre l’altro, la nostra abitazione, è stato recuperato. Con Christian Cavorsin, l’architetto che mi ha aiutato a realizzare questo posto, abbiamo deciso che avremmo voluto sperimentare per il B&B qualcosa nel campo dell’edilizia sostenibile e dell’autocostruzione, e così la struttura in legno e balle di paglia ci è sembrata la più interessante ( e tra l’altro più economica come materiali rispetto alle moderne tecnologie della bioedilizia).

La realizzazione

Abbiamo quindi realizzato uno “scheletro” strutturale in legno e usato le balle di paglia (proprio quelle del contadino!) come tamponamento, che funge da mattone e da ottimo isolante termico ed acustico. Inoltre questo tipo di struttura risulta essere prestante anche per le sue caratteristiche antisismiche. Un valido aiuto l’abbiamo ricevuto dagli architetti torinesi esperti in questa tipologia costruttiva Stefania Mancuso e Maurizio Macri, con i quali abbiamo anche realizzato un workshop di tre giorni, aperto al pubblico, durante i quali è stata tirata su la prima parete, cosa che ci ha permesso di acquisire la tecnica. Il restante lavoro è stato fatto principalmente da me e Massimiliano Fedrizzi, amico e artigiano che, tra le altre cose, ha ideato un sistema di prefabbricazione in legno e balle di paglia, per chi magari non se la sente di intraprendere un percorso di autocostruzione. Per chi fosse interessato può saperne di più qui: http://www.maisoneco.it.

Un lavoro… in famiglia

Il restante  aiuto l’ho ricevuto dalla mia famiglia, che si è messa letteralmente ad impilare, pressare, spulciare, tagliare e legare balle di paglia. Per un intenso, faticoso ma anche bel periodo, è stato molto bello condividere con la propria famiglia questa avventura, cosa che credo sia servita a tutti noi come esperienza umana, oltre ad aver dato a questo luogo un significato emotivo ed una energia molto profonda.

Gli interni

Vista interna della camera da letto del B&B La Casa di Paglia di Verrayes

Ambiente di relax arredato in stile valdostano per il B&B La Casa di Paglia di Verrayes

Gli intonaci esterni sono stati realizzati in cocciopesto, antica tradizione che risale ai Romani. Per quanto riguarda gli interni, abbiamo prima di tutto cercato di usare e recuperare ciò che abbiamo trovato sul posto. Il legno del vecchio tetto dell’abitazione principale è stato quasi totalmente recuperato ed usato per costruire le pareti interne, così come i pavimenti in larice, mangiatoie ecc. 

Per gli intonaci interni abbiamo usato principalmente l’argilla, che ha buone proprietà di regolazione igrometrica, mentre nei bagni è stato di nuovo usato il cocciopesto, questa volta con una particolare lavorazione che lo rende impermeabile e lavabile.  Abbiamo così ottenuto un effetto molto particolare. Devo ringraziare Marta Sorrentino, un’ottima artigiana torinese il cui aiuto è stato fondamentale!! Sulla sua pagina facebook potete vedere le sue più recenti lavorazioni.

Il recupero degli arredi

Abbiamo cercato di ridurre al minimo l’utilizzo del mobilio. Quando necessario abbiamo utilizzato i vecchi armadi di famiglia o costruito arredo su misura con gli scarti delle lavorazioni del legno. Lo stesso vale per i tavolini, uno in particolare l’ho costruito con gli avanzi del balcone. Abbiamo poi inserito delle immagini nelle camere, appese alle pareti, sia quadri che fotografie. I quadri sono quelli lasciati in eredità da mio nonno Piero Pierini, all’epoca pittore e descrivono per lo più scene di vita contadina o paesaggi. Le fotografie sono del fotografo e amico Pietro Celesia e rappresentano uno sguardo non convenzionale al paesaggio della Valle d’Aosta.

Dettagli architettonici e materiali in stile valdostano per gli interni del B&B La Casa di Paglia

Che dire, un sogno realizzato! Spero di averti fatto conoscere un luogo dove potrai trascorrere qualche giorno di relax e se ti è piaciuto, lasciami un commento qui sotto, sarò felice di leggerlo.

Come affrontare il trasloco con serenità, 5 consigli per arrivare preparati

Il trasloco si sa, è una delle tante fonti di stress. Oltre che molto faticoso, ci si ritrova a dover scegliere quali oggetti e ricordi portare con se, per fare spazio a cose nuove e nuove abitudini.

Da quando ho lasciato casa per iniziare l’Università, mi sono ritrovata ad affrontare una serie infinita di traslochi. Prima a Lecco, poi a Torino, poi a Biella e di nuovo a Torino, ed infine sono ritornata su Biella. Non è stato semplice lo ammetto, sono stati tanti e le prime volte mi sembrava di impazzire.

Poi ho cominciato a pensare come potermi organizzare, cosa mi avrebbe aiutato e gli ultimi non sono stati poi così male. Di sicuro il periodo migliore per farlo è durante la bella stagione, magari con l’arrivo della primavera, così si evitano piogge continue e tanto, tantissimo freddo.

E proprio per il fatto che la bella stagione si sta avvicinando ho pensato di scrivere qualche consiglio che ti può essere utile se hai in programma un trasloco! 

Armati di calma e inizia a progettare passo per passo.

Le prime cose a cui bisogna pensare sono le questioni pratiche. Se non l’hai ancora fatto, metti in cima alla tua lista di telefonare ai vari gestori dell’acqua, luce e telefono, in modo tale da programmare le disdette relative ai contratti. Successivamente bisogna provvedere ai nuovi allacci, nel caso in cui nella nuova abitazione le utenze fossero state precedentemente chiuse.

Assicurati di avere tutto l’aiuto di cui necessiti. Amici, parenti  e nel caso in cui non bastassero, inizia a contattare qualche impresa che si occupa di traslochi. Qui te ne posso consigliare alcune con le quali ho avuto modo di collaborare negli anni, per traslochi a Roma o Milano.  Se hai mobili particolarmente ingombranti e non hai a disposizione mezzi di grandi dimensioni e vuoi comunque organizzarti tu in maniera indipendente, puoi noleggiare un furgone.

Infine raccogli volantini, numeri di telefono e menù dei ristoranti vicini alla tua casa. Fidati, non avrai tempo e magari neanche gli strumenti per cucinare un pasto caldo ogni giorno, perciò ti ritroverai ad ordinare cibo per telefono e a consumarlo a terra, sopra un vecchio tappeto arrotolato.

Ora veniamo alla parte operativa

  • Prepara gli scatoloni (io mi sono trovata bene con quelli di LeroyMerlin) e non dimenticarti di scotch di carta, scotch da pacchi e pennarelli colorati. Questi ultimi ti serviranno per segnare sulle scatole il contenuto e la stanza dove andrai a riporli, inoltre è molto importante numerarle per essere sicuri di non perderle durante il trasporto. Un mio consiglio è quello di non prendere scatoloni di grandi dimensioni, in quanto saranno poi difficili e pesanti da spostare.
  • La parte più importante: il decluttering. Elimina il superfluo e quello che ormai non ti serve più, per evitare di portare nella nuova casa tutte quelle cose che ormai da tempo non utilizzavi o non ricordavi nemmeno più di avere. Questo non vuol dire buttare, anzi puoi regalare quello che non ti serve ad amici, parenti, oppure rivenderlo a mercatini o siti specializzati. Se ti va puoi approfondire l’argomento in un mio articolo dove parlo del decluttering.
  • Come inserire i vestiti nelle scatole? Un metodo molto pratico e veloce, è quello di metterli direttamente con le loro grucce su cui erano appesi, ti permette di averli già divisi e pronti per essere riposti. Per quanto riguarda le borse invece puoi mettere una borsa dentro l’altra, utilizzando così metà dello spazio.
  • I mobili di casa. Scegli solamente quelli che sono in buono stato e accertarti che effettivamente ci sia lo spazio giusto nella nuova casa. Utilizza la pianta del tuo nuovo appartamento e disegna con la matita dove hai deciso di posizionarli. Questo ti aiuterà quando ti troverai a dover scaricare i mobili dal furgone e indicare alle persone che ti aiutano in che stanza collocarli. Le viti e la ferramenta riponile in sacchettini diversi per ogni mobile. Per evitare invece di rovinarli durante il trasporto, utilizza coperte o cartoni grandi.
  • Infine gli aspetti burocratici. Ricordati di informare le Poste per il cambio di indirizzo e le Società e l’Amministratore, se vivi in condominio, del trasferimento dei servizi di energia elettrica gas, acqua, telefono. Inoltre ricordati di avvisare il comune, l’anagrafe e gli Enti, per eventuali altri oneri da risolvere. Ultimo consiglio, chiudi acqua e gas della vecchia abitazione e procedi con le letture del contatore, abbassando anche l’interruttore generale. Scatta qualche foto dell’immobile vuoto, servirà a far presente lo stato in cui hai lasciato i locali.

Questi sono i principali consigli che mi sento di darti se hai in programma un trasloco e se ne conosci altri che vuoi condividere con me, scrivimi nei commenti sarò felice di leggerli!